Daphne, Dal Silenzio alla Parola (Anno 2002)

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Dal Silenzio alla Parola: Violenza assistita da bambine/i e strumenti di intervento


Descrizione sintetica del progetto


L'obiettivo di questo progetto è stato quello di potenziare le risorse dei bambini e delle bambine testimoni di violenza familiare ed aiutare le loro madri a costruire scenari di protezione per sé e per i figli e le figlie, ma anche di approfondire, attraverso uno studio a campione, la conoscenza della percezione del fenomeno della violenza all'interno della famiglia da parte di operatori scolastici e sociali e la loro sensibilizzazione sul tema.
Strumento è il pacchetto pedagogico messo a punto nel progetto Daphne JHA/98/DAF/035 da Leeds Animation Workshop, tradotto e proposto come spunto di partenza per laboratori coi bambini per rompere il silenzio ed iniziare un lavoro con le donne che subiscono violenza. Il progetto è stato realizzato nell'arco di un anno a Palermo in Italia ed a Caen in Francia, con la collaborazione dell'organismo di Leeds nella fase iniziale, nel monitoraggio e per la comparazione dei risultati ottenuti nell'esperienza.
L'impegno dei partners era quello di sperimentare il modello di intervento per poi moltiplicarne i risultati attraverso la riproduzione delle azioni e l'utilizzo del pacchetto pedagogico in altri quartieri e scuole delle città coinvolte.

Destinatari


In questo progetto si è scelto di lavorare con il personale scolastico e dei centri ludico sociali per aiutare i bambini e le bambine a dare voce al loro vissuto, permettendo di avvicinare le madri o le sorelle che subiscono violenza per poterle aiutare ad uscire dalla loro situazione di disagio.

Analisi del contesto


Nell'anno 2000 sempre più richieste di aiuto sono arrivate al nostro Centro da parte delle scuole del quartiere Tribunale-Castellammare per casi di maltrattamenti fisici e psicologici sulle mamme di alunni, che inevitabilmente si ripercuotono sul benessere e sullo sviluppo del/della bambino/a.
Si tratta di un quartiere a rischio di Palermo dove risiedono 22.444 abitanti, con condizioni socio-economiche di forte disagio. In quest'area si è realizzata un'indagine sulla percezione del fenomeno della violenza nel contesto delle attività previste nel progetto "Rete antiviolenza fra le città URBAN-Italia".
Dall'indagine si è evidenziata un'alta percezione sulla diffusione della violenza contro le donne, ma anche un silenzio pressocchè totale sull'argomento, tranne che per le situazioni più drammatiche che emergono a partire dai racconti dei bambini e delle bambine che frequentano le scuole del quartiere ed i centri sociali presenti nell'area.
Dopo aver realizzato alcuni incontri con gli attori sociali che operano nel quartiere e con la rete interistituzionale contro la violenza alle donne (AUSL 6 Questura di Palermo, Arma dei Carabinieri Tribunale per i Minorenni, Prefettura, Goiam, Servizi Sociali Territoriali del comune di Palermo, Provveditorato agli Studi di Palermo Tribunale Ordinario) da noi coordinata, abbiamo deciso di presentare un progetto nell'ambito del programma Daphne che abbia come focus la questione della violenza assistita da parte dei bambini e delle bambine all'interno della famiglia ed i suoi effetti.

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