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Sportelli di primo contatto

Nella seconda annualità il progetto intende sperimentare servizi integrati socio – sanitari nelle Aziende Ospedaliere coinvolte localmente, sia in Sicilia sia in Abruzzo, e promuovere azioni specifiche nei centri antiviolenza dei territori coinvolti.

Saranno attivati «sportelli di primo contatto» che offrano informazioni e consulenze sui diritti umani e sui servizi pubblici e privati mappati, presenti nelle città. L’attività verrà organizzata in base alle caratteristiche locali ed ai risultati emersi nelle indagini. Gli sportelli saranno costituiti da un’équipe mista composta da operatrici specializzate sulle tematiche della violenza e personale degli stessi servizi in cui verranno predisposti gli stessi, opereranno in stretta relazione con il Centro Antiviolenza de Le Onde Onlus che prevederà una specifica accoglienza alle donne utenti dei presidi coinvolti presso la propria sede o tramite contatto telefonico. Gli sportelli saranno coordinati operativamente dai referenti interni ai servizi partner.

A Palermo il servizio sarà di supporto ai servizi sanitari di:

A Mazara del Vallo presso

A Pescara il servizio sarà organizzato presso

A Teramo presso


Al termine della sperimentazione degli sportelli, i nodi di Rete appartenenti ai coordinamenti locali lavoreranno al fine di garantire la continuità dei nuovi servizi avviati con il progetto.

Gli sportelli lavoreranno in collegamento con le reti antiviolenza locali, in particolare si avvalleranno dei centri antiviolenza presenti localmente. Verrà garantita alle donne straniere l’accoglienza e la strutturazione di percorsi presso i Centri antiviolenza per la definizione di progetti di uscita dalla violenza, per ogni centro antiviolenza vi sarà un’operatrice di accoglienza dedicata a tale accoglienza. In particolare, le operatrici prenderanno in carico le donne inviate dagli ospedali e dai servizi di riferimento, attivando tutte le risorse presenti sul territorio per una integrazione funzionale che metta in connessione tutte le agenzie sociali, sanitarie e delle forze dell’ordine al fine di realizzare il progetto di uscita dalla violenza.

I centri antiviolenza localmente coinvolti sono: